Fête de la Chataigne – Collobrières

La Festa

La Festa della castagna: tradizione e natura nel cuore del Massiccio dei Maures

Dove: Centro cittadino e piazza del Municipio, Collobrières (VAR)

Quando: 12, 19, 26 ottobre 2025

Contatti: E-mail: accueil@collobrieres.fr | Tel: +33 4 94 48 08 00
Sito: www.collobrieres.fr

La festa

La Festa della Castagna di Collobrières, giunta nel 2024 alla 41ª edizione, celebra la castanicoltura come patrimonio culturale e identitario del territorio. Il piccolo comune, riconosciuto come Village de Caractère du Var (titolo francese attribuito ai borghi di interesse storico, culturale e paesaggistico), ospita la manifestazione ogni anno nelle tre domeniche centrali di ottobre, attirando visitatori da tutta la regione. L’evento unisce cultura, gastronomia e artigianato locale, promuovendo un turismo autentico e sostenibile.

Nata come piccola festa dedicata alla raccolta delle castagne e al lavoro dei castanicoltori, la manifestazione si è trasformata nel tempo in un grande evento regionale che mette in luce l’economia agricola, le tradizioni artigianali e i legami culturali, rafforzando il senso di comunità e trasmettendo saperi storici legati al territorio.

La Festa si articola in tre giornate tematiche: la Giornata degli artigiani è dedicata alle dimostrazioni dei mestieri antichi, come filatura della lana, tornitura e vetro soffiato; la Giornata internazionale vede la partecipazione di confraternite francesi ed europee, con sfilate e lancio delle bandiere; infine, la Giornata dei produttori del Var valorizza la filiera agroalimentare locale attraverso show cooking e degustazioni.

Grazie all’integrazione di artigianato, gastronomia, animazioni culturali, visite guidate tematiche e laboratori per bambini, insieme alla partecipazione delle istituzioni locali e delle città gemellate, la Festa della Castagna rappresenta un modello di valorizzazione territoriale autentica e sostenibile.

Esperienze offerte:

  • Passeggiate e visite guidate tematiche (geologia, alberi, insetti, sughero e castagne)
  • Degustazioni di castagne, marrons glacés, birre e vini locali
  • Laboratori per bambini e fattorie didattiche
  • Show cooking con chef locali
  • Sfilate e animazioni folkloristiche

Proposta per un long break

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Giorno 1 - Arrivo a Collobrières e visita del borgo

Mattina: Situato nel Var, nel territorio della Méditerranée Porte des Maures (Provenza-Alpi-Costa Azzurra), Collobrières è considerato la capitale della castagna, coltivata qui fin dal XII secolo. Il nome deriva dal provenzale coulobro (“serpente”), richiama il paesaggio sinuoso e naturale che circonda il villaggio, tra vigneti terrazzati e boschi di castagni. Con i suoi 112 km², il comune unisce aree urbane e spazi naturali, armonizzando tradizione e sostenibilità. Ha ottenuto diversi riconoscimenti: Territoire engagé pour la Nature, Village de Caractère e il terzo fiore del marchio Villes et Villages Fleuris. L’artigianato e la vita culturale riflettono un forte legame con il territorio. L’ingresso al borgo è segnato dal suggestivo Pont-Vieux (XII secolo), che attraversa il Réal Collobrier. Il centro storico, con le sue stradine acciottolate e le case in pietra dai colori pastello, custodisce la chiesa di Saint-Pons, testimonianza medievale del villaggio. La Place de la Libération è il cuore del paese, animata da mercati e feste tradizionali. Per scoprire il borgo in modo innovativo, è disponibile un percorso in realtà virtuale tramite l’app gratuita Archistoire, con nove tappe interattive e panorami a 360°. Dal XIX secolo, Collobrières rappresenta il centro identitario dei Maures, simbolo del legame tra paesaggio, cultura e tradizione.

Pranzo in uno dei ristoranti tipici del borgo, non dimenticate di provare i tradizionali

dolci a base di castagne.

Pomeriggio: A circa 10 km da Collobrières si trova la Chartreuse de La Verne, fondata nel 1170 dai monaci certosini sul sito di un antico priorato. Questo straordinario complesso religioso, immerso nel cuore del massiccio dei Maures, fu abitato fino al 1792, quando i monaci furono costretti a fuggire durante la Rivoluzione francese. Abbandonata e saccheggiata, la certosa cadde in rovina, restando però un luogo amato per passeggiate e momenti di silenzio. A partire dal 1961 iniziarono i lavori di restauro, completati negli anni 2000, che riportarono all’antico splendore chiese, chiostri, celle e mura. Dal 1985 il monastero è custodito dalle suore della Famiglia di Betlemme, che ne mantengono la vocazione di preghiera contemplativa. Oggi la Chartreuse de La Verne è un noviziato e centro spirituale, con la chiesa dedicata a Nostra Signora della Clemenza, inaugurata nel 2006.

Giorno 2 - Fête de la Chataigne (Festa della Castagna)

Ogni anno, nelle ultime tre Domeniche di ottobre, il borgo di Collobrières si anima per

celebrare la raccolta delle castagne, simbolo autentico della tradizione locale.

Questo evento autunnale, tra i più attesi della regione, richiama migliaia di visitatori e

ospita oltre cento espositori, tra cui artigiani, produttori locali e artisti accuratamente

selezionati per l’eccellenza delle loro creazioni. Non mancano gli eventi musicali.

Un’occasione unica per immergersi nei sapori, nei colori e nelle tradizioni del cuore

della Provenza.

Giorno 3 - Hiking e Natura

Proposta 1 – Da Collobrières a Notre-Dame des Anges (GR 90)

Durata: 2 h 30 • Distanza: 7 km • Difficoltà: Media • Dislivello: 590 m

Il sentiero parte dal villaggio di Collobrières e attraversa il fiume Réal Collobrier, inoltrandosi tra castagni e pini marittimi. La salita, dolce e regolare, segue il tracciato di Vaudrèches fino al santuario di Notre-Dame des Anges, tra i punti più alti del massiccio dei Maures. Dalla cima si gode una vista spettacolare sul mare, la penisola di Giens e le isole di Porquerolles e Port-Cros.

Proposta 2 – Escursione in mountain bike alla Chartreuse de La Verne

Percorso impegnativo ma panoramico che parte dal parcheggio della Croix d’Anselme. Dopo un tratto tra i castagni e una salita di 10 km fino al Cros de Mouton, si raggiunge la Chartreuse de La Verne, immersa nei boschi.

L’itinerario alterna piste sabbiose, sentieri rocciosi e discese tecniche, con soste consigliate al bacino di Treps e nella foresta di cedri.

Il rientro avviene attraverso il Plateau Lambert e la pista Ragusse, con tratti tecnici adatti a ciclisti esperti.

Proposta 3 – Arboreto Georges Martel

Situato lungo il fiume, questo arboreto di 2000 m² raccoglie numerose specie forestali, autoctone ed esotiche. Nato dal progetto di un ingegnere agronomo appassionato di botanica, offre un percorso didattico attraverso ecosistemi diversi, valorizzando la biodiversità della regione.

Giorno 4 - Pignans

Il nome di Pignans, anticamente Pignanum, compare per la prima volta nei documenti medievali nel 1039. Durante il Medioevo, il prevosto della collegiata di Pignans esercitava un'influenza considerevole, dominando quasi quaranta priorati nella regione, segno evidente della grande ricchezza e importanza religiosa del luogo. Tra il XVIII e il XIX secolo, il villaggio conobbe una nuova fase di prosperità grazie alla sua ricca idrografia. Intorno al Réal Martin e ai suoi numerosi affluenti, si sviluppò una vivace attività industriale basata sull’uso dell’acqua. Pignans divenne sede di cartiere, mulini per il rame, per la farina e l’olio, e vide anche la fioritura dell’industria del sughero, con ben quattro fabbriche attive. Questo intenso fervore lavorativo valse agli abitanti il soprannome di "lei bras cargats", ovvero "le braccia cariche", un richiamo alla laboriosità e alla forza della sua comunità. Del suo passato prestigioso, il paese conserva ancora oggi le strade strette e tortuose, alcune con volte in pietra, che raccontano storie secolari a ogni passo. Le sedici fontane alimentate da numerose sorgenti e i platani che costeggiano le vie principali offrono frescura e un’atmosfera rilassante, ideale per immergersi nella quiete provenzale. I dintorni di Pignans invitano a camminare tra natura e spiritualità. Percorrendo il chemin des oratoires, si raggiunge la cappella di Notre-Dame des Anges, situata a 768 metri di altitudine. Edificata nel XVI secolo sui resti di un antico monastero romanico, di cui è visibile ancora l’abside, la cappella conserva una splendida pala d’altare del tardo Quattrocento, attribuita alla scuola di Avignone. Luogo di pellegrinaggio fin dal Medioevo, la cappella domina il paesaggio con una vista spettacolare che abbraccia il porto di Tolone, la penisola di Giens e l’isola di Porquerolles, regalando emozioni intense a chiunque si avventuri fin lassù.

Luoghi di interesse: Église Catholique Collégiale de la Nativité de Notre Dame, passaggio voltato alla via della Chiesa, Rue Cottepaille.

Giorno 5 - Le Lavandou

Nel cuore della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Le Lavandou è un incantevole villaggio affacciato sulla costa del Var, anticamente borgo di pescatori e oggi rinomata località balneare. Ai piedi del Massiccio dei Maures, offre dodici chilometri di litorale con spiagge di sabbia fine e acque turchesi: dalle vivaci Anglade e Saint-Clair, detta la “perla di Le Lavandou”, alle più tranquille Fossette, Aiguebelle, Cavalière e Pramousquier, immerse nella natura. Nel quartiere di Saint-Clair sorge Villa Théo, un tempo dimora del pittore neoimpressionista Théo Van Rysselberghe. Costruita nel 1910, la villa ospitò artisti come Matisse, Gide e Cocteau, divenendo un vivace centro di incontro e ispirazione. Oggi, dopo un accurato restauro, è un centro d’arte che accoglie mostre dedicate al dialogo tra arte, architettura e paesaggio. Poco distante, tra ulivi e macchia mediterranea, si estendono le Restanques di Saint-Clair, antiche terrazze in pietra costruite per la coltivazione di ortaggi e fiori. Un progetto di recupero avviato nel 2017 ha riportato in vita questo straordinario paesaggio rurale, restituendo anche alla sua antica funzione la noria, il vecchio sistema idraulico che simboleggia il legame profondo tra uomo e terra. Nel cuore del borgo, la Chiesa di San Luigi (1855) accoglie i visitatori con la sua semplicità armoniosa e i caldi colori provenzali. Restaurata nel XX secolo, conserva affreschi luminosi e una preziosa vetrata del XVI secolo raffigurante la Vergine della Pietà. È un luogo intimo e raccolto, dove storia, arte e spiritualità si intrecciano con naturale eleganza.

Come Arrivare

Auto: autostrada A57 (uscita Pierrefeu, Puget - Ville)

Treno: non c’è la stazione. Si consiglia di scendere a Tolone o Cuers e da lì muoversi coi i bus di linea. In ogni caso, la stazione più vicina è Gonfaron.

Bus: ben collegato a Pierrefeu du Var, Tolone (Linea 881) e ai comuni vicini, tramite la compagnia https:/ www.reseaumistral.com/.

In aereo: arrivo all’ aeroporto di Nizza, Marsiglia o Toulon - Hyères.

Cosa vedere e cosa fare nei dintorni

  • Collobrières è immersa nel Massiccio dei Maures, ideale per escursioni nella natura e percorsi enogastronomici.
  • Da visitare anche la Confiserie Azuréenne e il suo museo dedicato alla lavorazione delle castagne, le fattorie locali, i borghi caratteristici del Var e i sentieri naturalistici della regione.
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